Cinque haiku di Miura Chora

秋たつや雲はながれて風見ゆる
aki tatsu ya kumo wa nagarete kaze miyuru

giunge l’autunno ‒
mentre scorrono le nuvole
s’intravede il vento

Da: K. Kazamaki, Bungaku no hatsuo, Kadokawa Shoten, 1950, p. 77

しら梅や垣の内外にこぼれちる
shiraume ya kaki no uchisoto ni kobore chiru

bianchi fiori di pruno ‒
cadono spargendosi
dentro e fuori il recinto

Da: R.H. Blyth, Haiku Volume 2: Spring, Hokuseido, 1981, p. 316 Leggi tutto “Cinque haiku di Miura Chora”

Haiku d’amore

Dieci haiku classici sul tema dell’amore, scelti e tradotti da Luca Cenisi.

 

父母のしきりに戀し雉子の聲
chichi haha no shikirini koishi kiji no koe

canto di piviere –
l’amore profondo
per papà e mamma

Matsuo Bashō (1644-1694)

七夕の逢はぬ心や雨中天
tanabata no awanu kokoro ya uchūten

a Tanabata
i cuori non s’incontrano –
pioggia celeste

Matsuo Bashō Leggi tutto “Haiku d’amore”

Inspirando la luce

Lettura di uno haiku di Elisa Bernardinis del 18 maggio 2023.

nuvole scure –
respiro il cuore giallo
della peonia

Un componimento che, pur nella semplicità di dettato, convince per freschezza ed originalità (atarashimi 新しみ) grazie ad una giustapposizione fondata su un contrasto cromatico ottimamente presentato al lettore. L’oscurità delle nuvole di cui al rigo d’esordio, infatti, rappresenta un movimento di chiusura atmosferica che nega il passaggio ai raggi solari, contrapponendosi alla luminosità ed al vettore di apertura del colore giallo (kiiro 黄色) del distico finale. Si rinviene dunque, all’atto della lettura, un processo di restringimento e successiva dilatazione che può essere paragonato alle funzioni fisiologiche di espirazione ed inspirazione, sostenendo, così, un’analogia che nel termine di apertura del rigo mediano trova la propria esplicitazione. Leggi tutto “Inspirando la luce”

Cinque haiku di primavera

春なれや名もなき山の朝霞
haru nare ya na mo naki yama no asagasumi

è primavera –
nella nebbia mattutina
i monti senza nome

Matsuo Bashō (1644-1694)

Da: I. Ōtsuka (a cura di), Bashō haiku zenshū, Naigai Shuppan Kyōkai, 1903, p. 11

春雨やものがたりゆく蓑と傘
harusame ya monogatari yuku mino to kasa

pioggia di primavera –
un mantello e un ombrello
procedono, conversando

Yosa Buson (1716-1784)

Da: Yasuaki Matsuo (a cura di), Buson jiten, Ōfūsha, 1990, p. 302 Leggi tutto “Cinque haiku di primavera”

Cinque haiku sulle nuvole

此秋は何で年寄る雲に鳥
kono aki wa nande toshi yoru kumo ni tori

in quest’autunno
perché mi sento così vecchio?
Un uccello tra le nubi

Matsuo Bashō (1644-1694)

Da: I. Ōtsuka (a cura di), Bashō haiku zenshū, Naigai Shuppan Kyōkai, 1903, p. 106

湖に手をさし入て雲の峰
mizuumi ni te wo sashi irete kumo no mine

immergendo
la mano nel lago
colonne di nubi

Kobayashi Issa (1763-1828)

Da: K. Yaba (a cura di), Issa no bungaku, Ōfū, 1995, p. 22 Leggi tutto “Cinque haiku sulle nuvole”

La mia Caporetto, di Andrea Cecon

La più breve visita a Kobarid che abbia mai fatto. L’intento era di vedere il museo della Grande Guerra, ma non avevo fatto i conti con la mia disabilità: l’esibizione è quasi tutta collocata ai piani alti del museo e ci sono parecchie scale. L’età dell’edificio non permette la realizzazione di un ascensore.

fredda giornata
ammirando un luogo
che non raggiungo

L’impiegata del museo, al nostro arrivo, mi comunica che se le mando una e-mail in anticipo, riesce a trovare una soluzione per me e che comunque oggi c’è una piccola mostra al pian terreno, insieme alla possibilità di vedere un cortometraggio sugli eventi bellici in zona, della durata di circa venti minuti: accetto di buon grado la visione del film. Leggi tutto “La mia Caporetto, di Andrea Cecon”

Aprendo la circonferenza

Lettura di uno haiku di Gabriella De Masi, pubblicato all’interno del Gruppo di Studio sullo Haiku il 20 luglio 2023.

kiwi acerbo-
in un taglio deciso
gli occhi del gatto

Un componimento caratterizzato da una giustapposizione (toriawase 取り合わせ) fresca, lucida e recisamente efficace, che assimila l’elemento vegetale del kiwi tagliato agli occhi di un felino, rinvenendo familiari analogie cromatiche e di forma.
Di particolare interesse il contrasto, semantico e simbolico, tra gli aggettivi “acerbo” (v. 1) e “deciso” (v. 2); mentre il primo, infatti, rimanda ad un’incompiuta maturazione fisiologica e poetica, il secondo evidenzia e riafferma la prontezza di colui che è chiamato ad operare l’incisione riportata nel rigo mediano, incisione che, a sua volta, può essere letta come mero atto materiale o come figurato compimento di una scissione (kiridashi 切り出し) estetica.
La giustapposizione, non a caso, è resa mediante il ricorso al trattino (“-”), elemento generico di cesura (kireji 切れ字) che, anche da un punto di vista grafico, sostiene e rinforza l’atto stesso del tagliare. Leggi tutto “Aprendo la circonferenza”