Laboratorio di poesia haiku in collaborazione con l’I.I.S. “G. Leopardi – E. Majorana” di Pordenone.
La neve sul tatami non è una semplice antologia scolastica, ma la rappresentazione di una sensibilità poetica collettiva che conferma il profondo interesse nei confronti dello haiku anche da parte dei più giovani.
L'”aggancio” a tematiche prettamente naturalistiche (vivificate, all’interno dei componimenti, dalla presenza delle cosiddette kigo), unitamente alla sfida del condensare il proprio pensiero in sole diciassette sillabe e tre versi, ha infatti permesso agli alunni di ben quattro classi di confrontarsi in prima persona con un modo di fare poesia assolutamente diverso da quello cui noi Occidentali siamo abituati.
Così, la rivalutazione del tempo presente, dell’assaporare qui e ora il gusto delle cose semplici e, troppo spesso, scontate (in linea con i principi del sabi e del mono no aware), ha prodotto, in ognuno di questi ragazzi, una “scintilla”, una piccola fiamma rigeneratrice fondamentale nel ristabilire un contatto diretto e sincero con la realtà.
Dal profumo intenso delle viole al volo di una cimice in una grigia giornata d’autunno, infatti, ciascun alunno ha reinterpretato la propria esperienza quotidiana alla luce di un più maturo atteggiamento d’amore e “compassione” (karuna), arrivando a comprendere come ogni minima variazione del dato naturalistico sia parte di un divenire più grande, causa ed effetto unite indissolubilmente nell’esperienza dell’illuminazione poetica (tanbi).
A tutti gli alunni che hanno partecipato con tanto interesse e coinvolgimento al “Progetto Hanami” vanno, dunque, i miei più sinceri complimenti, per aver saputo cogliere quella scintilla divina che si cela in ogni cosa e per aver testimoniato, con i propri scritti, l’amore dell’uomo per ciò che è bello in sé, al di là delle etichette, delle convenzioni estetiche.
aki kaze ya ganchu no mono minna haiku
vento d’autunno:
ai miei occhi ogni cosa
è haiku
Takahama Kyoshi (1874-1959)
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