啓蟄や幼児のごとく足ならし
keichitsu ya yōji no gotoku ashi narashi
risveglio d’insetto –
s’abitua alle zampe
come un bimbo
Da: Kihon kigo gohyaku-sen, Kōdansha, 1986, p. 112
秋の蝶山に私を置き去りぬ
aki no chō yama ni watashi wo oki sarinu
la farfalla d’autunno
se ne va lasciandomi
tra le montagne
Da: Haiku kenkyū, Vol. 38, 1971, p. 54
物言はぬ独りが易し胡瓜もみ
mono iwanu hitori ga yasushi kyūri momi
facile restare soli
senza dire una parola –
cetrioli salati
Da: Nyūmon saijiki, Kadokawashoten, 1980, p. 228
この宮の我も氏子よ札納
kono miya no ware mo ujiko yo fuda osame
anch’io adepta
di questo santuario –
offerta votiva
Da: fudemaka57.exblog.jp
枯蘆に曇れば水の眠りけり
kareashi ni kumoreba mizu no nemurikeri
nel vecchio canneto
offuscato dalle nubi,
la quiete delle acque…
Da: Da: Haiku kenkyū, Vol. 38, cit., p. 52
Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi
Abe Midorijo (1886-1980) è stata una poetessa giapponese, originaria dell’isola di Hokkaidō. Già allieva di Takahama Kyoshi (1874-1959), nonché membro molto attivo del Gruppo Hototogisu ホトトギス, ha fondato la rivista Komakusa 駒草 nel 1932. La rivista venne pubblicata in maniera discontinua durante il Secondo Conflitto Mondiale, venendo addirittura chiusa nel 1944, ma solo per riaprire l’anno successivo.
Al di là della sua vicinanza ai c.d. kyakkan shasei 客観写生 (“schizzi oggettivi”) di Kyoshi, riuscì comunque a sviluppare un linguaggio individuale, fresco, sottile e particolarmente attento ai vari aspetti della vita umana.
Tra le principali raccolte di haiku ricordiamo: Sasatsuru 笹鶴 (“La gru dei bambù”) del 1947, Soyokaze 微風 (“Brezza leggera”) del 1955, Teihon Abe Midorijo kushū 定本阿部みどり女句集 (“Raccolta definitiva di haiku di Abe Midorijo”) del 1966 e Kagerō 陽炎 (“Foschia di calore”) del 1975.