Cinque haiku di Katō Shūson

カフカ去れ一茶は来れおでん酒
Kafuka sare Issa wa kitare odenzake

fuori Kafka,
dentro Issa –
sake con oden*

*L’oden (おでん) è un piatto tipico giapponese (la cui ricetta risale al periodo Muromachi) che comprende diversi ingredienti, come uova, patate, zucca e pasta di pesce stufati in una zuppa insaporita con soia.

木の葉ふりやまずいそぐないそぐなよ
konoha furiyamazu isogu na isogu na yo

le foglie
seguitano a cadere:
non correte… non correte…

落葉松はいつめざめても雪降りをり
karamatsu wa itsu mezametemo yuki furiori

il larice:
appena si ridesta
scende la neve

毛糸編はじまり妻の黙はじまる
keito ami hajimari tsuma no moda hajimaru

con il lavoro a maglia
inizia anche il silenzio
di mia moglie

火の奥に牡丹崩るるさまを見つ
hi no oku ni botan kuzururu sama o mitsu

dentro la fiamma
vedo sbriciolarsi
una peonia

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Katō Shūson (1905-1993) è stato un poeta giapponese, allievo di Mizuhara Shūōshi (1892-1981) nonché fondatore della rivista Kanrai 寒雷 (‘Tuono invernale’).
Studioso e profondo conoscitore dei grandi maestri del passato (primo fra tutti Matsuo Bashō), Shūson viene oggi ricordato principalmente per la sua appartenenza alla ningen tankyūha 人間探求派 (‘Scuola dell’esplorazione umana’) insieme a Ishida Hakyō (1913-1969) e Nakamura Kusatao (1901-1983), corrente letteraria che proponeva una maggiore attenzione dello haiku allo sviluppo dell’individualità e dei movimenti più intimi dell’uomo.
Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Kanrai 寒雷 (‘Tuono invernale’) del 1939, Hi no kioku 火の記憶 (‘Ricordi di fuoco’) del 1948, Maboroshi no shika まぼろしの鹿 (‘Il cervo illusorio’) del 1967 e Dotō 怒濤 (‘Onde impetuose’) del 1986.

Copertina: Katō Shūson-shū (Gendai haiku no sekai), Asahi Shinbunsha, 1984.

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