さわがしき地にたれさがり藤の花
sawagashiki chi ni taresagari fuji no hana
pendono
verso la terra in tumulto –
fiori di glicine
Da: Haiku, Vol. 53, Kadokawa Shoten, 2004, p. 142
外野手の孤独にかかり夏の月
gaiyashu no kodoku ni kakari natsu no tsuki
fa sua
la solitudine dell’esterno*:
luna d’estate
* Gaiyashu 外野手 è un termine sportivo che indica colui che ricopre il ruolo di c.d. “esterno”, ossia colui che, in fase difensiva, resta nella porzione di campo più lontana rispetto al battitore.
Da: Haiku, Vol. 57, Kadokawa Shoten, 2008, p. 119
かなしきかな性病院の煙出
kanashiki kana seibyōin no kemuridashi
tristezza…
il comignolo di un ospedale
per infezioni sessuali
Da: Sengo haijin-shū, Vol. 11, Rippūshobō, 1981, p. 11
戦争が通つたあとの牡丹雪
sensō ga tsūtsuta ato no botan’yuki
passata la guerra
ecco
grossi fiocchi di neve
Ivi, p. 17
五月の夜未来ある身の髪匂う
gogatsu no yo mirai aru mi no kami niou
sera di maggio –
il profumo dei capelli
di chi verrà
Da: Haiku kenkyū, Vol. 23, 1958, p. 82
Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi
Suzuki Murio (1919-2004) è stato un poeta giapponese, esponente del ‘Nuovo haiku emergente’ (shinkō haiku undō 新興俳句運動), nonché allievo di Saitō Sanki (1900-1962). Combatté durante la Seconda Guerra Mondiale, che divenne in seguito uno dei temi ricorrenti nelle sue opere. Nel 1971 fondò la rivista Kayō 花曜, che diresse fino alla sua morte. Tra le sue raccolte più significative ricordiamo: Kōten 荒天 (‘Tempesta’) del 1949, Tanima no hata 谷間の旗 (’La bandiera della vallata’) del 1955, Daisan tottei 第三突堤 (‘Il terzo argine’) del 1957, Suzuki Murio zen kushū 鈴木六林男全句集 (‘Raccolta completa di Suzuki Murio’) del 1978, Akuryō (‘Demone’) del 1985, Ame no jidai 雨の時代 (‘L’età della pioggia’) del 1994 e Suzuki Murio kushū 鈴木六林男句集 (‘Raccolta di haiku di Suzuki Murio’) del 2002.