ナイル河の金の睡蓮ひらきけり
Nairugawa no kin no suiren hirakikeri
il fiume Nilo:
una ninfea dorata
s’è schiusa
Da: Haiku, Vol. 53, Kadokawa Shoten, 2004, p. 107
煮凝やいつも胸には風の音
nikogori ya itsumo mune ni wa kaze no oto
gelatina di pesce –
il suono del vento
sempre nel petto
Da: Haiku, Vol. 56, Kadokawa Shoten, 2007, p. 116
帆船にムンクの貌のある白夜
hansen ni Munku no kao no aru byakuya
sul veliero
c’è il volto di Munch –
sole di mezzanotte
Da: Haiku kenkyū, Vol. 53, 1986, p. 181
谷川の音天にある桜かな
tanigawa no oto ten ni aru sakura kana
nel cielo il suono
di un torrente di montagna –
ciliegi in fiore
Da: Haiku kenkyū, Vol. 54, 1987, p. 232
大阪の夜霧がぬらす道化の鼻
Ōsaka no yogiri ga nurasu dōke no hana
nebbia notturna di Ōsaka –
s’inumidisce il naso
di un pagliaccio
Da: Sengo haijin-shū, Vol. 10, Rippūshobō, 1981, p. 46
Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi
Yatsuka Ishihara (1919-1998) è stato un poeta giapponese, co-fondatore della rivista Aki 秋 insieme ad Akira Matsuzawa (1925-2010). Molto vicino dapprima a Dakotsu Īda (1885-1962) e, in seguito, al figlio di questi, Ryūta Īda (1920-2007), viene oggi ricordato principalmente per aver introdotto il concetto di “plasmazione introspettiva” (naikan zōkei 内観造型) nella stesura di uno haiku. Più in particolare, egli riteneva che la prospettiva individuale di un dato accadimento non potesse essere espunta dal processo compositivo. Sentimenti umani, intuizioni e pensieri concorrerebbero, in altri termini, a delineare una realtà costantemente filtrata dalla mente dell’osservatore e dalla sua creatività, dando origine ad un’esperienza formativa capace di superare il mero dato noumenico. Il suo registro espressivo, molto ricco e variegato, non esalta, di conseguenza, il dato naturalistico in sé, quanto piuttosto i movimenti che accompagnano il poeta mentre questi siede in mezzo alla natura, aprendo sovente il registro espressivo alla metafora, all’allegoria e al simbolismo.
Ishihara è stato anche consulente della Gendai haiku kyōkai 現代俳句協会 (‘Associazione per lo haiku moderno’) e della Haijin kyōkai 俳人協会 (‘Associazione dei poeti di haiku’).
Immagine: Copertina della raccolta Akikaze koto 秋風琴 句集 (‘Koto della brezza autunnale’), edita da Yuriika nel 1955.
Non lo conoscevo. Fantastica scelta, sia autoriale che poetica, e commento illuminante: grazie Luca ! Cesellando sulle giustapposizioni, a tratti, un fresco e anticonformista verseggiare per immagini “meta-surrealiste”, che suggerirebbe abbiano influenzato Ban’ya Natsuishi ed altri.