Cinque haiku di Kagami Shikō

そこもとは涼しそうなり峰の松
sokomoto wa suzushi sō nari mine no matsu

da laggiù
tra le cime dei pini
un senso di refrigerio

食堂に雀啼なり夕時雨
jikidō ni suzume naku nari yūshigure

nella sala del tempio
un cinguettio di passeri ‒
pioggia serale

馬の耳すぼめて寒し梨の花
uma no mimi subomete samushi nashi no hana

il cavallo
piega le orecchie ‒
freschi fiori di pero

うらやまし美しうなりて散る紅葉
urayamashi utsukushu narite chiru momiji

che invidia!
Le foglie rosse si fan belle
e infine cadono…

里の子が燕握る早苗かな
sato no ko ga tsubakura nigiru sanae kana

il bimbo del villaggio
tiene in mano una rondine ‒
piantine di riso

Da: S. Katsumine (a cura di), Shōmon haikai zenshū, Shunjūsha, 1928

Kagami Shikō (1665-1731) è stato un poeta giapponese, annoverato tra i dieci discepoli eccellenti (Shōmon jittetsu 蕉門十哲) di Matsuo Bashō (1644-1694). Originario della Provincia di Mino (attuale Prefettura di Gifu), divenne monaco presso il tempio Daichi-ji, ove risiedette sino all’età di diciannove anni. Nel 1690 divenne allievo di Bashō, accompagnandolo in seguito in alcuni suoi viaggi e registrando le sue ultime volontà nel 1694. Dopo la morte del Maestro compì numerosi altri pellegrinaggi per il Giappone, redigendo diversi saggi sullo haiku e raccolte di scritti e pensieri sullo stile shōfū 蕉風. Fu a sua volta Maestro della celebre poetessa Fukuda Chiyo-ni (1703-1775).

Immagine: Watanabe Kazan, Ritratto di Shikō (XIX secolo)

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