Gli zappai 雑俳 (letteralmente, ‘haikai miscellanei’, anche detti zakku 雑句 o ‘ku miscellanei’) sono una particolare categoria di componimenti che non rispetta i “canoni” dello haiku tradizionale (in particolare, la presenza di un riferimento stagionale o kigo 季語).
Spesso definiti erroneamente “pseudohaiku” e relegati a categoria residuale e di minor interesse a livello letterario, rappresentano invero nel panorama poetico giapponese, un genere dotato di identità e dignità storicamente radicate nello haikai 俳諧, sostanzialmente distinto sia dallo haiku che dal senryū 川柳.
Secondo il critico e studioso Katsutada Suzuki (1923-2012), gli zappai possono infatti essere definiti come «haikai in cui i sentimenti umani vengono composti in forma di hiraku 平句 [i ku 句 ordinari della haikai no renga, N.d.R.] e che non possono essere incorporati in altre forme di haikai esistenti»¹. Leggi tutto “Gli zappai”
Cinque haiku di Takano Sujū
風吹いて蝶々迅く飛びにけり
kaze fuite chōchō hayaku tobi ni keri
soffia il vento –
le farfalle affrettano
il loro volo
Da: Gendai nihon bungaku zenshū, Vol. 91, Chikuma Shobō, 1957, p. 134
夜の色に沈みゆくなり大牡丹
yo no iro ni shizumi yukunari ō botan
la grande peonia
affonda nei colori
della notte
Ivi, p. 135 Leggi tutto “Cinque haiku di Takano Sujū”
Cinque haiku di Kishi Fūsanrō
門に待つ母立葵より小さし
mon ni matsu haha tachiaoi yori chīsashi
ferma al cancello
mia madre è più piccola
della pianta di alcea
Da: Haiku kenkyū, Vol. 40, 1973, p. 189
手をあげて足をはこべば阿波踊
te o agete ashi o hakobeba Awaodori
muovono i piedi
alzando le mani –
festival di Awa Odori
Da: Haiku kenkyū, Vol. 54, 1987, p. 90 Leggi tutto “Cinque haiku di Kishi Fūsanrō”
Cinque haiku di Kanchan Chatterjee
village trail…
the butterfly shifts
to another twig
sentiero del villaggio…
la farfalla si sposta
su un altro ramoscello
deep autumn…
the sound of a bookmark
falling on the floor
autunno inoltrato…
il suono di un segnalibro
che cade sul pavimento Leggi tutto “Cinque haiku di Kanchan Chatterjee”
Cinque haiku di Yamaguchi Seishi
美しき距離白鷺が蝶に見ゆ
utsukushiki kyori shirasagi ga chō ni miyu
da questa splendida distanza
l’airone assomiglia
a una farfalla
Da: Haiku jiten: kinsei, Ōfū-sha, 1982, p. 309
雪敷きて 海に近寄る こともなし
yuki shikite umi ni chikayoru koto mo nashi
coltre di neve:
m’impedisce
di raggiungere il mare
Da: Yamaguchi Seishi zenshū, Meiji Shoin, 1977, p. 343 Leggi tutto “Cinque haiku di Yamaguchi Seishi”
Cinque haiku di Akimoto Fujio
橋に乗るかなしき道を道をしへ
hashi ni noru kanashiki michi o michioshie
attraversa il ponte
lungo una triste strada:
un coleottero
Da: Akimoto Fujio kushū, Hakuōsha, 1972, p. 111
春惜しむ白鳥の如き溲瓶持ち
haruoshimu hakuchō no gotoki shibin mochi
lamento di fine primavera –
tengo un vaso da notte
che sembra un cigno
Da: Haiku kenkyū, Vol. 44, 1977, p. 132 Leggi tutto “Cinque haiku di Akimoto Fujio”
La prossimità del sogno
Recensione del libro Lirica giapponese classica e poesia greca antica: percorsi ed immagini comuni di Patrick Manuello (Aracne Editrice, 2012, pp. 116, Euro 9,00).
In questo saggio, l’autore Patrick Manuello – laureato in Letterature e civiltà classiche presso l’Università di Genova – si cimenta in un inedito studio volto ad evidenziare analogie e differenze stilistiche, contenutistiche e culturali tra poesia greca (arcaico-classica ed ellenistica) e giapponese.
Il testo è suddiviso in cinque capitoli, preceduti da una generosa Introduzione che anticipa alcuni dei tratti distintivi più significativi di entrambi i modelli lirici, come la centralità del mito nella poesia greca o il carattere rappresentativo (e, dunque, non meramente arbitrario e convenzionale) dei segni che veicolano quella nipponica.
In apertura, il Manuello approfondisce i tempi, le circostanze e le modalità di transizione dalla trasmissione poetica orale all’utilizzo della parola scritta, sia in Giappone (a partire dalle influenze culturali cinesi e buddhiste del V secolo d.C.) che in Grecia (con l’introduzione della scrittura alfabetica di origine fenicia nell’VIII secolo a.C.). Vengono così alla luce le prime, importanti differenze; ad una poesia occidentale composta prevalentemente “per l’orecchio” si contrappone infatti una poesia orientale che mira non solo allo spirito, ma anche “alla vista”: Leggi tutto “La prossimità del sogno”
Tre haiku di Hakubunji Inoue
我講義軍靴の音にたゝかれたり
waga kōgi gunka no oto ni tatakaretari
continuano a battere
durante le mie lezioni:
stivali militari
Da: Shiteki nashonarizumu, Tomioka shobō, 1986, p. 142 Leggi tutto “Tre haiku di Hakubunji Inoue”
La distanza delle cose
Recensione della raccolta Luna di un Girasole / Sunflower Moon di Lucia Fontana (Red Moon Press, 2019, pp. 86, $ 15,00).
Luna di un girasole è la recente raccolta della poetessa italiana Lucia Fontana – già nota a livello internazionale come direttrice della rivista Sogni d’Incenso (Incense Dreams) – edita dalla Red Moon Press in doppia lingua italiano e inglese.
Il linguaggio, semplice ed equilibrato, traccia un percorso che, partendo dal vissuto personale dell’autrice, riverbera al di là della traccia scritta per delineare una forma d’esperienza profondamente spirituale.
Il ritmo segue una progressione lenta, ineluttabile e circolare, tratteggiando scene diverse a ogni lettura, risultato di un tangram naturale che solo il lettore – con il proprio carico di esperienza – è in grado di ricomporre:
luna di giorno
ancora così lucido
l’ultimo sogno Leggi tutto “La distanza delle cose”
Cinque haiku di Yosa Buson
行雲を見つゝ居直る蛙哉
yukukumo wo mitsutsu inaoru kawazu kana
imperturbabile
la rana osserva
le nuvole vagare
夏河を越すうれしさよ手に草履
natsukawa wo kosu ureshisa yo te ni zōri
torrente d’estate:
è piacevole attraversarlo
con i sandali in mano Leggi tutto “Cinque haiku di Yosa Buson”