春の日や庭に雀の砂あひて
haru no hi ya niwa ni suzume no suna aite
giorno di primavera –
nel giardino il passero
bagnato di sabbia Leggi tutto “Tre haiku di Uejima Onitsura”
春の日や庭に雀の砂あひて
haru no hi ya niwa ni suzume no suna aite
giorno di primavera –
nel giardino il passero
bagnato di sabbia Leggi tutto “Tre haiku di Uejima Onitsura”
Prendiamo qui in esame la relazione tra poesia haiku e kōan zen. Iniziamo ad analizzare come lo haijin si pone rispetto ad un oggetto, successivamente definiremo che cosa sono i kōan zen e in che misura essi si relazionano con gli haiku.
Un buon haiku deve essere un mezzo di meditazione per arrivare alla verità fondamentale; infatti chi compone un haiku non guarda ad un oggetto ma osserva come quell’oggetto. In altri termini, lo haijin si immedesima talmente tanto in un determinato oggetto da annullare la distinzione soggetto/oggetto.
Il poeta non deve descrivere ciò che vede, ma essere, in quel momento, ciò che descrive.
Lo haijin deve conseguire uno stato di “identificazione” così stretta con l’oggetto da annullare il proprio pensiero logico; quanto più uno haiku è profondo, tanto più esso rende l’idea di tale processo. Leggi tutto “Gli haiku e i kōan zen, di Antonio Sacco”
L.C. Innanzitutto, Maria Laura, grazie per avermi concesso la tua disponibilità per questa intervista. La prima domanda è, in verità, una richiesta di presentazione: puoi raccontarci brevemente chi sei e cosa fai nella vita?
M.L.V. Ciao Luca. Grazie a te per l’onore di questa intervista per il tuo sito, che seguo con costanza ed interesse, poiché è una fonte preziosa di arricchimento culturale ed umano per tutti gli amanti della letteratura e dell’arte di matrice giapponese.
Mi presento brevemente: mi chiamo Maria Laura Valente, sono nata a Campobasso (Molise) nel 1976 e risiedo a Cesena, in Romagna, la terra natia di mio marito Valerius e che ha dato i natali anche a mia figlia Lorelei. Sono un’insegnante di materie letterarie alle superiori (ovvero, nella Scuola Secondaria di Secondo Grado, per usare l’attuale nomenclatura sancita dal MIUR). Leggi tutto “Intervista a Maria Laura Valente, a cura di Luca Cenisi”
autumn twilight:
the wreath on the door
lifts in the wind
crepuscolo d’autunno:
la ghirlanda sulla porta
s’alza col vento
New Year’s Eve:
pay phone receiver
dangling
Vigilia di Capodanno:
il ricevitore della cabina
a penzoloni Leggi tutto “Cinque haiku di Nicholas A. Virgilio”
spring fog
the muffled cry
of a seagull
nebbia primaverile
il grido ovattato
di un gabbiano
L’autrice, con questo componimento – permeato da un evidente senso di levità (karumi 軽み) ma, al contempo, da un fascino solitario e melanconico (sabi 寂) – coniuga semplicità di dettato e profondità di sentire, elaborando per il tramite della propria esperienza un senso di indicibile che si pone quale paradigma interpretativo circolare e, tuttavia, “aperto”.
Così, la nebbia di primavera (harugasumi 春霞, kigo appartenente alla categoria “celeste” all’interno dei saijiki 歳時記), nell’avvolgere nel suo manto di silenzi ogni cosa, opera di fatto come reductio ad unum, annullando ogni differenziazione cromatica e sonora in favore di un’uniformità impenetrabile, voluminosa (futoi 太い) e, ad una prima lettura, opprimente. Leggi tutto “L’attesa del cielo”
旅にやむ夜寒心や世 は情け
tabi ni yamu yozamu kokoro ya yo wa nasake
malato in viaggio,
sento una gelida notte –
la pietà del mondo
天の河消ゆるか夢の覚束な
ama no kawa keyuru ka yume no obotsukana
s’è forse spenta
la Via lattea?
Un sogno effimero Leggi tutto “Cinque haiku di Natsume Sōseki”
剛力は徒に見過ぬ山ざくら
gōriki wa tada ni misuginu yamazakura
la guida montana
non mostra interesse
per i ciliegi
秋風にちるや卒都婆の鉋屑
akikaze ni chiru ya sotoba no kanna-kuzu
dispersi
dal vento autunnale –
trucioli di stupa Leggi tutto “Altri cinque haiku di Yosa Buson”
Sabbia bollente
Il frammento mancante
di una conchiglia
Con questo haiku estivo, Andreina Pilia riesce a creare un senso di sospensione decisamente pregevole, uno spazio vuoto (ma 間) che apre al lettore una pluralità di suggestioni difficili da esprimere a parole, ma capaci di produrre un riverbero chiaro e incontrovertibile (yoin 余韻).
Lo stacco a cavallo dei vv. 1-2 è reso mediante ricorso alla lettera maiuscola a inizio del rigo mediano, e sostanzia una giustapposizione che armonizza e rafforza reciprocamente le due immagini.
Vi è infatti un legame innegabile tra i due ku 句, laddove la sabbia, prodotto dell’erosione di rocce e di conchiglie, rimanda a una figurazione evolutiva compiuta in cui la distesa battuta dal sole restituisce il calore in modo costante, opprimente e decisamente passivo, senza alcuna variazione che tradisca un principio volitivo. Leggi tutto “Il frammento di una conchiglia”
山又山山桜又山桜
yama mata yama yamazakura mata yamazakura
monti su monti,
ciliegi di montagna
su ciliegi di montagna…
da Dentō no shūmatsu, 1973, p. 298
牡丹百二百三百門一つ
botan hyaku nihyaku sambyaku mon hitotsu
cento, duecento,
trecento peonie
e un solo cancello
Ibidem, p. 291 Leggi tutto “Cinque haiku di Awano Seiho”
Un tintinnio per strada rappresenta l’ultima fatica letteraria di Oscar Luparia e Sonia Maria Bizzarro – entrambi poeti di lungo corso, ben noti nel panorama haiku non solo nazionale – e racchiude 50 scritti (12 per ciascuna stagione e 2 in apertura e chiusura) in doppia lingua, italiano e inglese.
La raccolta è inoltre arricchita da numerosi contributi fotografici di altrettanti artisti, contribuendo ad alimentare una suggestività scenica già decisamente pregevole, secondo una ricostruzione formale aderente al modello degli shahai 写俳 (“haiku fotografici”).
«La descrizione della natura diventa un ponte per la natura umana, la scarna descrizione un filo teso tra le sponde della concisione e dell’attimo», scrive Antonella Filippi nella sua lucida nota introduttiva, e proprio da queste premesse si dipana l’intreccio lirico della raccolta, il quale pone al centro un’unificazione tra soggetto e oggetto (o, meglio, tra percipiente e percepito) mai forzata, grazie a cui l’esito poetico non diviene frutto di uno sforzo immaginifico dell’autore, ma una crescita spontanea che nell’autore stesso trova veicolo di propagazione in questo mondo. Leggi tutto “Un punto nella notte”