Gli haiku all’Università di Princeton

Haiku(s) by Princetonians è una raccolta di haiku scritti durante l’Anno Accademico 2018-2019 dagli studenti della Facoltà di Studi dell’Asia Orientale dell’Università di Princeton, guidati dalla professoressa Mayumi Itoh. Le opere, composte in giapponese e successivamente tradotte in inglese, coprono le quattro stagioni e sono intervallate da foto naturalistiche scattate dalla stessa Itoh.
Di seguito propongo una personale selezione di cinque haiku tra quelli più significativi, rinviando alla lettura completa del libro per ulteriori approfondimenti.
Le traduzioni in italiano sono state prodotte da me partendo direttamente dall’originale giapponese, senza dunque considerare l’adattamento inglese.

朝光や椿のように咲く笑顔
chōkō ya tsubaki no yō ni saku egao

luce del mattino –
come una camelia in fiore
il mio sorriso

Natalie Diaz

月光や辞書と教科書秋浴びる
gekkō ya jisho to kyōkasho aki abiru

chiaro di luna –
il libro e il dizionario
bagnati dall’autunno

Stephen Yan

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Il ramo del susino

Recensione della raccolta Karumi. Haiku & Tanka di Fabrizio Frosini, Amazon Media EU S.à r.l., 2015, Euro 2,99 (versione e-book).

Karumi. Haiku & Tanka di Fabrizio Frosini è un’opera composita, che si distingue dalle altre sia per il considerevole numero di componimenti presenti (246 tra haiku, senryū e tanka), sia per gli interessanti approfondimenti che aprono il lavoro. In particolare, nella nota introduttiva La poesia giapponese a cura dello stesso autore, questi propone al lettore un excursus storico sulle principali forme poetiche giapponesi dal VI secolo ai giorni nostri, unitamente ad una sintetica ma esaustiva disamina dei caratteri – sia formali che sostanziali – di haiku, senryū e tanka.
Estremamente apprezzabile come, in controtendenza rispetto alla maggior parte degli pseudo-esperti di poesia giapponese che popolano, in particolar modo, i social network italiani, il Frosini dimostri di aver compreso la natura e gli scopi del genere senryū 川柳, che non è un mero haiku privo di kigo 季語, ma un genere completamente diverso, con una propria dignità letteraria e caratterizzato da una sagace penetrazione nell’animo umano, talvolta ironica e talaltra profondamente sentimentale e, a tratti, commovente. Leggi tutto “Il ramo del susino”

Tutte le strade portano a casa

Prefazione alla raccolta di Andrea Cecon, Haibun italiani, Amazon Digital Services Inc., 2014, pp. 42 (Euro 2,64).

«Lasciata la mia dimora, non desidero nulla. Avendo le mani vuote, non temo le insidie del viaggio.» Matsuo Bashō (dall’Oi no kobumi 笈の小文)

Matsuo Bashō (1644-1694), oggi unanimemente considerato tra le voci poetiche più significative di tutti i tempi, era solito definirsi “una foglia in balia del vento”, ovvero un’esistenza nobile ed effimera, una parentesi di luce destinata a tramontare oltre l’orizzonte silenzioso. Nei suoi haibun 俳文 (“scritti haikai”) questo senso di “impermanenza” diviene il leitmotiv dominante nel rapporto uomo/natura, laddove ogni più piccolo (e, all’apparenza, ininfluente) accadimento quotidiano assurge, pur nella propria levità, a specchio dei mutamenti stagionali. Seguendo la via del fūryū 風流 (“soffio del vento”), la voce del poeta si fa dapprima sussurro e poi respiro: il suo tono si rinnova di ora in ora, senza fretta, senza identità, in perfetta simbiosi con la corrente ove “tutto passa e tutto resta”. Leggi tutto “Tutte le strade portano a casa”