evening rain
the cat licks his fur
on the bed
pioggia serale
il gatto si lecca il pelo
sopra il letto
silhouette
fisherman’s net
at dusk
silhouette
la rete del pescatore
al crepuscolo Leggi tutto “Cinque haiku di Penny Harter”
evening rain
the cat licks his fur
on the bed
pioggia serale
il gatto si lecca il pelo
sopra il letto
silhouette
fisherman’s net
at dusk
silhouette
la rete del pescatore
al crepuscolo Leggi tutto “Cinque haiku di Penny Harter”
Il suggerimento per la composizione di uno hokku da parte di Matsuo Bashō (1644-1694), il grande haijin giapponese, era: «impara le regole e poi dimenticatene.» Anche questa affermazione può essere letta in diversi modi. Io credo che Bashō intendesse dire: non farti ingabbiare da regole/linee guida, ma scrivi haiku in maniera naturale ed immediata. Le linee guida/tecniche dovrebbero passare in secondo piano. Sono appunto “linee guida”, non prescrizioni di legge.
Lo hokku è stato il predecessore dello haiku; era, in particolare, la prima parte (di 17 on) della renga, la quale veniva composta da diversi poeti durante incontri sociali. Lo hokku venne reso celebre, come forma poetica a se stante, da Matsuo Bashō e dai poeti della sua epoca, nella metà del XVII secolo. Masaoka Shiki lo ha poi modernizzato, introducendo il concetto di shasei (“spaccati [della natura”) e adottando regolarmente il termine haiku intorno al 1890. Leggi tutto “Lo haiku in lingua inglese”