Forma ed esperienza
Quando si parla di estetica, molti sono portati automaticamente a pensare a una “teoria del bello”, dunque ad un “giudizio di gusto” (Treccani) su un dato prodotto dell’arte.
Il termine deriva etimologicamente dal greco αἴσθησις (‘sensazione’), e dunque il suo significato letterale sarebbe quello di qualcosa che “può essere percepito mediante l’uso dei sensi”. Solo a far data dalla fine del XVIII secolo assunse quella fisionomia di “scienza della bellezza” che avrebbe spostato l’attenzione dall’oggetto alla relazione soggetto-oggetto.
Quando si parla di estetica giapponese, dunque, va preliminarmente evidenziato come questa non indichi una simile teoria, quanto piuttosto «un ambito di pratiche e di sensibilità caratterizzato dall’attività di mettere in forma l’esperienza»¹. Non si è cioè sviluppato in Giappone un modello di relazione tra percipiente e percepito fondato esclusivamente sulla sensibilità individuale del primo, slegata da una dimensione pratica e universale del vivere: Leggi tutto “Forma ed esperienza”
Cinque haiku di Ogiwara Seisensui
空はうつろなるまで晴れて囚人の唄
sora wa utsuro naru made harete shūjin no uta
il cielo schiarisce
fino a svuotarsi –
il canto dei prigionieri
Da: Jiyūritsu haiku no sekai, Vol. 3, Rippūshobō, 1980, p. 45
鯉つどいおり秋しずかにむきむきにおり
koi tsudoi ori aki shizukani mukimuki ni ori
raduno di carpe –
l’autunno placidamente
prende forma
Da: Nihon shijin zenshū, Vol. 30, Shinchōsha, 1969, p. 117 Leggi tutto “Cinque haiku di Ogiwara Seisensui”
Cinque haiku di Ikuko Yoshimura
春雨やすれ違う老女の母に似て
harusame ya surechigau rōjo no haha ni nite
an elderly lady
resembling my mother—
spring rain
una donna anziana
che assomiglia a mia madre—
pioggia di primavera
蛙鳴く地平線を越え行けり
kawazu naku chiheisen o koeyukeri
a frog croaking
beyond
the horizon
una rana gracida
oltre
l’orizzonte Leggi tutto “Cinque haiku di Ikuko Yoshimura”
Luca Cenisi legge Maria Laura Valente
La memoria dell’erba
Recensione della raccolta Okinawa di Hasegawa Kai, Red Moon Press, 2018, pp. 104, $ 15,00.
Okinawa è la sedicesima raccolta del poeta e critico giapponese Hasegawa Kai (Kumamoto, 1954), responsabile della rubrica di haiku per il quotidiano Asahi Shimbun, nonché professore associato presso l’Università Tōkai di Tokyo.
La silloge ripercorre, attraverso un linguaggio semplice, ma tratti (volutamente) arido e crudo, le vicende belliche che hanno avuto luogo sull’isola durante il Secondo conflitto mondiale, e in particolare durante la cosiddetta Guerra del Pacifico, il cui bilancio finale fu di circa 200.000 morti tra soldati e civili. Okinawa venne infatti assaltata il 1° aprile 1945 dalle forze di sbarco americane, trascinando gli scontri fino al 19 giugno dello stesso anno. Conquistata dalle truppe dell’Alleanza in quella che viene ancor oggi ricordata come l’unica battaglia di terra (chijō-sen 地上戦) in cui i soldati giapponesi persero la vita, rientrò sotto il dominio imperiale solo nel 1972, grazie alla firma dell’Okinawa henkan kyōtei 沖縄返還協定 (‘Accordo di reintegro di Okinawa’). Leggi tutto “La memoria dell’erba”
Cinque haiku di Ochi Etsujin
行燈の煤けぞ寒き雪のくれ
andon no susuke zo samuki yuki no kure
le macchie sulla lampada
fanno freddo –
tramonto di neve
霧晴れて桟橋は目もふさがれず
kiri harete kakehashi wa me mo fusagarezu
diradata la nebbia,
non batto ciglio
sopra il pontile Leggi tutto “Cinque haiku di Ochi Etsujin”
La densità dell’ombra
Recensione della raccolta Fango di strada di Çlirim Muça, Albalibri Editore, 2010, pp. 166, Euro 12,00.
Fango di strada è una corposa raccolta di haiku dell’editore, poeta e scrittore di origine albanese Çlirim Muça. Essa consta infatti, di 145 componimenti¹, suddivisi in quattro sezioni (una per ciascuna stagione) e presentati al lettore in altrettante lingue: italiano, albanese, inglese e tedesco.
L’opera vanta inoltre una breve ma interessante nota introduttiva del poeta giapponese Ban’ya Natsuishi (Aioi, 1955) ed una prefazione di Pietro Tartamella, fondatore e Presidente dell’Associazione Cascina Macondo.
Gli scritti che compongono la silloge si caratterizzano per l’adozione di un registro espressivo asciutto e privo di artifici (kanso 簡素), capace di suggerire al lettore una pluralità di esiti interpretativi grazie all’elasticità poetica del dettato che, partendo dalla parola scritta, si dipana in infinite direzioni proprio in virtù dell’assenza di un unico indirizzo semantico. Leggi tutto “La densità dell’ombra”
Luca Cenisi legge Antonio Sacco
Cinque haiku sui fulmini
稲妻や闇の方行く五位の声
inazuma ya yami no kata yuku goi no koe
un fulmine –
il verso della nitticora
penetra l’oscurità
Matsuo Bashō (1644-1694)
稲妻や昨日は東今日は西
inazuma ya kinō wa azuma kyō wa nishi
il fulmine –
ieri a Est
oggi ad Ovest
Takarai Kikaku (1661-1707) Leggi tutto “Cinque haiku sui fulmini”