Un’effimera parentesi

Cinque haiku sulle foglie, scelti e tradotti da Luca Cenisi.

木隠れや鼠の小社下紅葉
kogakure ya nezumi no shōsha shita momiji

nascosto dagli alberi,
il santuario dei topi
e le foglie d’autunno

Mizuta Masahide (1657-1723)

梶の葉を朗詠集の栞かな
kaji no ha o Rōeishū no shiori kana

il segnalibro
per il Rōeishū*:
una foglia di gelso

*Il Wakan Rōeishū 和漢朗詠集 è una raccolta di poesie giapponesi e cinesi da recitare, curata da Fujiwara no Kintō (966-1041) nel 1013

Yosa Buson (1716-1784) Leggi tutto “Un’effimera parentesi”

Il grande libro degli haiku

Torna sugli scaffali, per i tipi di Castelvecchi editore, Il grande libro degli haiku, opera ormai storica nel panorama editoriale italiano con traduzioni a cura di Irene Starace.

L’imponente raccolta (oltre 800 pagine), riporta le voci più significative dello haiku giapponese da Matsuo Bashō (1644-1694) a Kaneko Tōta (1919-2018), passando per poeti del calibro di Natsume Sōseki, Ryūnosuke Akutagawa, Mizuhara Shūōshi e molti altri. Leggi tutto “Il grande libro degli haiku”

Armonie stagionali

Breve ricognizione sul dualismo stagionale all’interno dello haiku.

Il riferimento stagionale o kigo 季語 (letteralmente, ‘parola della stagione’) è, lo sappiamo, uno degli elementi principali dello haiku tradizionale, storicamente già presente nella strofa d’esordio (hokku 発句) della renga 連歌 (‘poesia legata’ o “a catena”), fungendo da “saluto stagionale” (kisetsu no goaisatsu 季節のご挨拶) al consesso dei partecipanti.
La presenza di tale riferimento stabilisce peraltro un legame tra percipiente (l’individuo-poeta) e percepito (il contesto naturalistico) che travalica il binomio soggetto-oggetto, operando piuttosto una reciproca compenetrazione e comprensione, anche storico-culturale, che nello haiku giapponese trova la massima espressione nel concetto di hon’i 本意 (honto no imi 本当の意味, ossia ‘significato vero’).

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Matsuo Bashō letto da Mario Chini e da Luca Cenisi

Di seguito propongo cinque haiku di Matsuo Bashō in originale, affiancati da una traduzione di Mario Chini (1876-1959) e dalla mia. Le versioni del noto poeta e critico di Borgo San Lorenzo sono tratte dalla raccolta Note di Samisen, nell’edizione del 1915 edita da Carabba Editore.

花の雲鐘は上野か浅草か
hana no kumo kane wa Ueno ka Asakusa ka

SPESSEZZA D’ALBERI FIORITI

Una nuvola strana
di fior sulla lontana
pendice s’è diffusa.
Suona. Ma è la campana
d’Uèno o d’Asakusa?

tr. Mario Chini

nuvola di fiori –
la campana che suona
è di Ueno o di Asakusa?

tr. Luca Cenisi

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Cinque haiku natalizi

聖樹灯り水の如くに月夜かな
seiju tomori mizu no gotoku ni tsukiyo kana

luci dell’albero di Natale –
la notte di luna
simile all’acqua…

Dakotsu Īda (1885-1962)

Da: Gendai bungaku taikei, Vol. 69, 1963, p. 169

クリスマス胡桃の樹肌あたたかに
Kurisumasu kurumi no kihada atataka ni

Natale –
resta il calore
nella corteccia del noce

Mitsuhashi Takajo (1899-1972)

Da: Gendai hyaku meikushū, Tokyo Shiki Shuppan, 2004, p. 136

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Cinque haiku di Usuda Arō

くらきより浪寄せて来る浜納涼
kuraki yori nami yosetekuru hama nōryō

dall’oscurità
s’avvicinano le onde –
sera fresca sulla spiaggia

Da: Haiku dai saijiki, Kadokawa Shoten, 2006, p. 201

白れむに夕日の金の滴れり
hakuremu ni yūhi no kin no shitatareri

l’oro del tramonto
gocciola sul candore
delle magnolie…

Da: Gendai kushū, Chikuma Shobō, 1973, p. 270 Leggi tutto “Cinque haiku di Usuda Arō”

Epifanie del quotidiano

Breve nota di lettura di Matteo Contrini (co-fondatore della rivista Yoisho, laureato in Lingue e Culture dell’Asia Orientale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia) a Selezione naturale di Luca Cenisi (La Ruota Edizioni, 2018).

Ciò che più mi è piaciuto della raccolta è il fatto che l’autore abbia saputo ricorrere a elementi estetici tipici giapponesi e attualizzarli per descrivere il suo mondo individuale. Nei componimenti ho trovato più chiavi di lettura, da quella naturalistica a quelle filosofica e psicologica, senza che l’una escludesse le altre, grazie a un sottile gioco di accostamenti tra antico e contemporaneo, effimero e sempiterno, modesto e sensazionale. Da Shiki in avanti gli haiku vengono letti in chiave Zen, come la manifestazione di una pace raggiunta, ma i suoi scritti, invece, danno l’idea che le epifanie date dall’ambiente naturale in cui vive e contempla, siano il frutto di un turbamento interiore che solo con la scrittura riesce ad esorcizzare. Leggi tutto “Epifanie del quotidiano”

Cinque haiku di Ozaki Hōsai

月夜戻りて長い手紙を書き出す
tsukiyo modorite nagai tegami o kakidasu

notte di luna –
rincasato, inizio a scrivere
una lunga lettera

Da: Bungaku no niji tatsu michi, Fujishoten, 1990, p. 332

雨の日は御灯ともし一人居る
ame no hi wa gohitomoshi hitori iru

giorno di pioggia:
resto da solo
alla luce della torcia

Da: Tōkō no rakugaki, Shunjū-sha, 1966, p. 32 Leggi tutto “Cinque haiku di Ozaki Hōsai”