L’ago del compasso
Lettura di uno haiku di Andreina Pilia, pubblicato all’interno del Gruppo di Studio sullo Haiku il 14 dicembre 2019.
In quest’opera, l’elemento che colpisce immediatamente il lettore è, naturalmente, la disposizione del testo (waritsuke 割付け). La circolarità del messaggio – qui enfatizzata dall’assenza di marcature segniche e, dunque, di un punto di partenza prestabilito – viene infatti esteriorizzata attraverso una sorta di ensō 円相 poetico che esalta il vuoto centrale, ossia il punto di convergenza dei singoli elementi che lo costituiscono. L’okra o gombo (okura オクラ) è una pianta originaria delle regioni tropicali e subtropicali (in Italia si trovano massicce coltivazioni soprattutto in Sicilia) che fornisce frutti molto nutrienti e dal gusto leggero; questi si sviluppano subito dopo la fioritura, che avviene in tarda primavera. Qui, ad ogni modo, il riferimento stagionale è ben definito: la piantina viene eradicata al sopraggiungere dell’inverno (fuyu 冬), ma non ci è dato sapere se per un travaso o perché inutile o malata. La sua sorte è avvolta nel mistero, esattamente come l’eco di un zengo no kire 前後の切れ primigenio che si amplifica esponenzialmente ad ogni lettura. Leggi tutto “L’ago del compasso”
Il nostro posto segreto, di Oliviero Amandola
Quando scende la neve, mi soffermo a pensare dove fosse l’anima di mio figlio prima che nascesse. Penso all’infinito e all’universo fuori da noi.
In uno di questi ultimi inverni mi sono riconosciuto estraneo a tutto ciò che finora avevo creduto. Leggi tutto “Il nostro posto segreto, di Oliviero Amandola”
La fragilità del volo
Commento critico allo haiku di Angelica Costantini, pubblicato sulla pagina Facebook del Gruppo di studio sullo haiku l’8 gennaio 2019.
ore d’inverno –
un corvo in volo taglia
la pioggia a metà
Un’opera caratterizzata da una combinazione di immagini (toriawase 取り合わせ) fresca ed evocativa, che porta ad un’accelerazione scenica tangibile e decisamente coinvolgente.
L’involuzione lenta e silenziosa (seijaku 静寂) del primo verso, infatti, viene spezzata – oltre che graficamente, mediante ricorso al kireji 切れ字 – dal volo di un corvo nel secondo ku 句, che pare tagliare in due la pioggia come la lama invisibile di un coltello, facendo progredire gli eventi in maniera del tutto inattesa e subitanea. La sottigliezza (hosomi 細身) che informa la seconda parte dello scritto assume così una doppia direzione: verticale, in quanto riferibile alla pioggia invernale che cade dal cielo, ed orizzontale, collegata al movimento trasversale dell’uccello (verosimilmente, da un ramo all’altro). Leggi tutto “La fragilità del volo”
Cinque haiku sul gelo
瓶割るる夜の氷の寝覚め哉
kame waruru yoru no kōri no nezame kana
il vaso si frantuma
in questa notte di ghiaccio –
il risveglio
Matsuo Bashō (1644-1694)
夕風や社の氷柱灯のうつる
yūkaze ya yashiro no tsurara hi no utsuru
brezza serale –
sui ghiaccioli del santuario
si riflette la luce
Kobayashi Issa (1763-1828) Leggi tutto “Cinque haiku sul gelo”