Q: Buongiorno Luca. Volevo sapere qual è la differenza tra i c.d. muki haiku e i gendai haiku. Leggi tutto “Muki e gendai haiku”
Cinque haiku di Mayumi Itoh
雪解やせせらぎの音緩みたり
yukidoke ya seseragi no oto yurumi tari
disgelo –
il suono del torrente
s’ammorbidisce
初虹や野辺の地蔵に花供へ
hatsu niji ya nobe no jizō ni hana sonae
primo arcobaleno –
l’offerta dei fiori
al Jizō dei campi Leggi tutto “Cinque haiku di Mayumi Itoh”
L’ombra del cielo
Prefazione al libro Ventagli di luce di Grazia di Lisio, Roma, Edizioni Progetto Cultura, 2017, pp. 56 (Euro 10,00).
Leggendo questa raccolta di Grazia Di Lisio non si può fare a meno di restare colpiti, in prima istanza, dalla leggerezza (karumi 軽み) e dalla delicatezza (shiori しをり) che pervadono ogni componimento. Così, mentre la prima direttrice apre a un’estetica fondamentalmente votata all’esaltazione della spontaneità poetica in simbiosi con il dato naturalistico — e, dunque, in netto contrasto con un’elaborazione statica (omomi 重み) e priva di reale slancio — la seconda condivide con il lettore un’ineludibile verità: l’incessante scorrere del tempo e l’impotenza dell’uomo nei suoi confronti, con il conseguente avvizzimento di ciò che prima era nel pieno del proprio vigore. Ne è testimonianza la stessa strutturazione dell’opera, divisa in sei sezioni, nella quale il nucleo centrale è rappresentato dai mutamenti stagionali, in un’ottica che comunque resta sempre “aperta”, ricettiva e decisamente non preconcetta. Facendo propria quella capacità di lasciarsi “attraversare” dalle cose del mondo (mono no aware 物の哀れ), infatti, la Di Lisio traccia un cerchio discreto ma deciso sulle sabbie della tradizione haikai, mutuando da questa uno sguardo sottile (hosomi 細身) e attento a ogni più piccolo accadimento, facendolo proprio nella misura in cui questo serva a cancellare ogni distanza tra percipiente e percepito e lasciandolo, infine, andare, proprio come uno specchio che non trattiene nulla di ciò che riflette: Leggi tutto “L’ombra del cielo”