我講義軍靴の音にたゝかれたり
waga kōgi gunka no oto ni tatakaretari
continuano a battere
durante le mie lezioni:
stivali militari
Da: Shiteki nashonarizumu, Tomioka shobō, 1986, p. 142 Leggi tutto “Tre haiku di Hakubunji Inoue”
我講義軍靴の音にたゝかれたり
waga kōgi gunka no oto ni tatakaretari
continuano a battere
durante le mie lezioni:
stivali militari
Da: Shiteki nashonarizumu, Tomioka shobō, 1986, p. 142 Leggi tutto “Tre haiku di Hakubunji Inoue”
Luna di un girasole è la recente raccolta della poetessa italiana Lucia Fontana – già nota a livello internazionale come direttrice della rivista Sogni d’Incenso (Incense Dreams) – edita dalla Red Moon Press in doppia lingua italiano e inglese.
Il linguaggio, semplice ed equilibrato, traccia un percorso che, partendo dal vissuto personale dell’autrice, riverbera al di là della traccia scritta per delineare una forma d’esperienza profondamente spirituale.
Il ritmo segue una progressione lenta, ineluttabile e circolare, tratteggiando scene diverse a ogni lettura, risultato di un tangram naturale che solo il lettore – con il proprio carico di esperienza – è in grado di ricomporre:
luna di giorno
ancora così lucido
l’ultimo sogno Leggi tutto “La distanza delle cose”
行雲を見つゝ居直る蛙哉
yukukumo wo mitsutsu inaoru kawazu kana
imperturbabile
la rana osserva
le nuvole vagare
夏河を越すうれしさよ手に草履
natsukawa wo kosu ureshisa yo te ni zōri
torrente d’estate:
è piacevole attraversarlo
con i sandali in mano Leggi tutto “Cinque haiku di Yosa Buson”
日暮れては何処も地の果て天の川
higurete wa doko mo chi no hate amanogawa
quant’è vasta la terra
dopo il tramonto –
la Via Lattea
Da: Gendai haiku zenshū, Rippū Shobō, 1977, p. 274
花散りしあとに虚空や曼珠沙華
hana chirishi ato ni kokū ya manjushage
il cielo vuoto
dopo la caduta dei fiori –
gigli rossi
Da: Haiku no miryoku, Kadokawa Shoten, 1980, p. 124 Leggi tutto “Cinque haiku di Asuka Nomiyama”
春日野の下萌えわたる草の上につれなく見ゆる春の淡雪
kasugano no shitamoe wataru kusa no ue ni tsurenaku miyuru haru no awayuki
sulla piana di Kasuga
si spandono ovunque
i freschi germogli;
sopra l’erba ecco, indifferente,
la neve leggera di primavera
Waka di Minamoto Kuninobu (1069-1111), SKKS I: 10. Traduzione dal giapponese di Luca Cenisi
Immagine: Toyohara Chikanobu, Giardino innevato in primavera, 1895 (part.)
人声や此道帰る秋の暮
hitogoe ya kono michi kaeru aki no kure
voci di uomini –
tornando per questa strada
il tramonto d’autunno
Matsuo Bashō (1644-1694)
夕日影町一ぱいのとんぼ哉
yūhikage machi ippai no tonbo kana
sole al tramonto –
il villaggio si riempie
di libellule
Kobayashi Issa (1763-1828) Leggi tutto “Cinque haiku sul tramonto”
山にのぼると
海は天まであがってくる
なだれおちるような若葉みどりのなか。
下の方でしずかに
かっこうがないている。
風に吹かれて高いところにたつと
だれでもしぜんに世界のひろさをかんがえる。
ぼくは手を口にあてて
なにか下の方に向かって叫びたくなる。
五月の山は
ぎらぎらと明るくまぶしい。
きみは山頂よりも上に
青い大きな弧をえがく
水平線を見たことがあるか。 Leggi tutto “Dalla vetta (Sanchō kara 山頂から)”
天地の息合ひて激し雪降らす
ametsuchi no iki aite hageshi yuki furasu
un tutt’uno il respiro
di cielo e terra –
tempesta di neve
木の葉散る金色に刻染まりつつ
konoha chiru kin’iro ni toki somaritsutsu
cadono le foglie –
un istante
sfuma nell’oro Leggi tutto “Cinque haiku di Setsuko Nozawa”
moon
no one to discuss with
A two-line ku with 7 syllables only that is capable of evoking –thanks to its brevity– an indefinite series of suggestions in the reader’s mind.
The ‘rough’ and solitary atmosphere clearly refers to the aesthetics of kōko 考古 and wabi 侘. The fact that the poet is alone, however, doesn’t have to be read in a negative way; it is rather an opportunity to look at himself and to enter into a sincere dialogue with his deepest fears, desires and aspirations.
In Japan, the term ‘moon’ (tsuki 月) –unless otherwise specified– is usually referred to autumn (aki 秋), which in literature means ‘change’ and ‘maturity’. Leggi tutto “The Solitude of Night”