sickle moon –
reaping
emptiness
falce di luna –
mietendo
il vuoto
outside the Guggenheim
the shape
of real trees
fuori dal Guggenheim
la forma
degli alberi veri Leggi tutto “Cinque haiku di Gabriel Rosenstock”
sickle moon –
reaping
emptiness
falce di luna –
mietendo
il vuoto
outside the Guggenheim
the shape
of real trees
fuori dal Guggenheim
la forma
degli alberi veri Leggi tutto “Cinque haiku di Gabriel Rosenstock”
この世から消えてしまったかのようにあなたの胸で眠る新月
kono yo kara kiete shimatta ka no yō ni anata no mune de nemuru shingetsu
Per svanire infine
da questo mondo
la luna nuova
si ferma a riposare
sopra il tuo petto
Traduzione dal giapponese di Luca Cenisi
Fonte: https://bit.ly/37kbB4c
Immagine: Utagawa Hiroshige, Oche selvatiche e luna crescente (1836)
うすらひは深山へかへる花の如
usurai wa miyama e kaeru hana no goto
ghiaccio sottile:
come un fiore torna
nelle profondità montane
筍や雨粒ひとつふたつ百
takenoko ya amatsubu hitotsu futatsu hyaku
germogli di bambù –
una goccia di pioggia…
due… cento… Leggi tutto “Cinque haiku di Fujita Shōshi”
Rows of grapes
the hill shines in the sun
Then the harvest
Filari d’uva
la collina brilla al sole
poi la vendemmia
Simonetta Sarchi (Milano), 23 novembre 2019
thin sickle
of the moon —
ripe grapes
falce sottile
di luna –
uva matura
Angiola Inglese (Pederobba), 13 novembre 2019
Il pino e il bambù è la silloge d’esordio di Margherita Petriccione, apprezzata haijin italiana che negli ultimi anni ha conseguito numerosi riconoscimenti a livello internazionale e consolidato la propria presenza all’interno delle principali riviste di settore.
L’opera si compone di due sezioni: la prima racchiude 171 componimenti in forma di haiku, mentre la seconda presenta al lettore 34 tanka 短歌. I testi sono inoltre accompagnati da alcuni scatti fotografici di Francesca Mele e disegni della stessa Petriccione, che danno accesso a inedite prospettive delle scene rappresentate.
Già ad una prima, rapida scorsa alle pagine saltano all’occhio due peculiarità: il raggruppamento degli haiku non secondo la classica scansione stagionale, ma per mesi, e la molteplicità di forme che questi assumono, spaziando dal monoku al distico, sino a delineare strutture metricamente molto libere e vicine ad una matrice dichiaratamente gendai 現代, come nell’esempio che segue: Leggi tutto “La lezione dei rami”
summer evening…
fanning myself
with a paper moon
sera d’estate…
mi faccio aria
con una luna di carta
handful of sand…
a flash of sunlight
in each grain
manciata di sabbia…
un lampo di sole
in ogni granello Leggi tutto “Cinque haiku di Stanford M. Forrester”
京に飽きてこの木枯や冬住ひ
Kyō ni akite kono kogarashi ya fuyuzumai
stanco della Capitale
m’investe questo vento gelido –
vagare d’inverno
Matsuo Bashō (1644-1694)
夕焼けや唐紅の初氷
yūyake ya karakurenai no hatsugōri
bagliori serali –
il primo ghiaccio
color cremisi
Kobayashi Issa (1763-1828) Leggi tutto “Cinque haiku sul ghiaccio”
Q: Buongiorno, sono un giovane studente di filosofia che si sta recentemente avvicinando al mondo orientale, al suo pensiero, alla sua storia, alla sua arte. Da sempre affascinato dalla misteriosa bellezza degli haiku, ne sto ultimamente approfondendo lo studio, affinchè possa con maggiore consapevolezza avvicinarmi ad essi e correggere alcuni pregiudizi dettati dal senso comune e da una iniziale ignoranza. Tra questi, ero da sempre, non so perchè, convinto che gli haiku fossero associati ad un’immagine (disegno, dipinto ecc.) mentre ora ho scoperto non essere così. Vorrei perciò chiedere quale sia il rapporto tra haiku ed immagine (non quella concettuale evocata nell’icasticità del componimento, ma proprio un disegno, un dipinto) e, soprattutto, se esista in commercio una raccolta di haiku corredata da immagini. Leggi tutto “Haiku e immagini”