さくら散るまひる日傘で行く
sakura chiru mahiru higasa de iku
cadono i ciliegi
in pieno giorno cammino
con un parasole
うごけば、寒い
ugokeba, samui
se mi muovo, il freddo Leggi tutto “Cinque haiku di Hashimoto Mudō”
さくら散るまひる日傘で行く
sakura chiru mahiru higasa de iku
cadono i ciliegi
in pieno giorno cammino
con un parasole
うごけば、寒い
ugokeba, samui
se mi muovo, il freddo Leggi tutto “Cinque haiku di Hashimoto Mudō”
Questo articolo ha come finalità quella di analizzare le modalità compositive e di far luce sulle caratteristiche degli haiku monoverso (chiamati anche monoku o, in inglese, one-line haiku). In questo scritto prenderemo in esame come, e in che modo, gli haiku monoverso sono stati introdotti nel panorama letterario internazionale e, successivamente, come sono stati legittimati da un punto di vista storico. Passeremo, poi, ad esaminare la struttura e le peculiarità di questa particolare forma compositiva, mettendo anche in risalto analogie e differenze con gli haiku composti classicamente in tre versi. Vedremo che relazioni sussistono fra i monoku e i monostici (poesie costituite da un solo verso) anche qui attraverso analogie e differenze; proporremo infine la sistematizzazione dei vari haiku monoverso attraverso la loro suddivisione in tre gruppi principali proposta da Higginson (1). Leggi tutto “Gli haiku monoverso, di Antonio Sacco”
梅雨晴れや山ひだ這って霧のぼる
tsuyubare ya yamahida hatte kiri noboru
tregua dalla pioggia –
tra le pieghe dei monti
sale la nebbia
たんぽぽの花盛りなり留守の庭
tanpopo no hanazakari nari rusu no niwa
giardino abbandonato –
i denti di leone
sono sbocciati Leggi tutto “Cinque haiku di Chie Kamegaya”
La rosa bianca
osservo già sbocciare:
quale stagione?
Col suo odore esalta
la luce della luna!
La luce brilla
laggiù dove il Faro
scruta il mare:
sulla terra riarsa
un chiarore di stelle Leggi tutto “Cinque tanka di Dennys Cambarau”
Q: Buongiorno. Ho letto che nella poesia haiku l’impersonalità è essenziale, ossia il non ricorrere a riferimenti relativi al poeta, come ad esempio i pronomi. Personalmente non sono d’accordo, perché anche i grandi Maestri del passato li hanno usati (efficacemente, direi). Mi piacerebbe sentire il suo parere. Leggi tutto “Il soggetto nella poesia haiku”
草かすみ水に声なき日暮かな
kusa kasumi mizu ni koe naki higure kana
la foschia nell’erba
e nessun suono tra le acque:
crepuscolo
Yosa Buson (1716-1784)
夕霧や馬の覚し橋の穴
yūgiri ya uma no oboeshi hashi no ana
nebbia serale –
il cavallo ha memorizzato
le falle nel ponte
Kobayashi Issa (1763-1828) Leggi tutto “Cinque haiku sulla nebbia”
さわがしき地にたれさがり藤の花
sawagashiki chi ni taresagari fuji no hana
pendono
verso la terra in tumulto –
fiori di glicine
Da: Haiku, Vol. 53, Kadokawa Shoten, 2004, p. 142
外野手の孤独にかかり夏の月
gaiyashu no kodoku ni kakari natsu no tsuki
fa sua
la solitudine dell’esterno*:
luna d’estate
* Gaiyashu 外野手 è un termine sportivo che indica colui che ricopre il ruolo di c.d. “esterno”, ossia colui che, in fase difensiva, resta nella porzione di campo più lontana rispetto al battitore.
Da: Haiku, Vol. 57, Kadokawa Shoten, 2008, p. 119 Leggi tutto “Cinque haiku di Suzuki Murio”
Ho caricato la sveglia alle 6:45 sul telefonino, un richiamo ogni cinque minuti. Non vorrei riaddormentarmi; ho un appuntamento, domani, alle dieci del mattino circa e non mi piace essere in ritardo o dover fare le cose con furia. Mi provoca stress.
Il gesto è il solito: la mano sinistra che cerca il telefono sul comodino mentre suona la sveglia. Tocco il touchscreen e disattivo la suoneria (tra l’altro odiosa, mi riprometto di cambiarla). Mi alzo, mi reco in bagno per le necessità del mattino e mi preparo alla partenza: oggi nei miei piani c’è Genova, per precisione Bolzaneto. Credo sia una piccola frazione di campagna; ho trovato su internet un allevamento di cani come il mio Pedro, un bellissimo golden retriever, che ci ha lasciati circa tre mesi fa. Leggi tutto “Uno haibun di Fabrizio Pecchioli”
山国の空にあそべる落花かね
yamaguni no sora ni asoberu rakka kana
nel cielo montano
i fiori che cadono
possono giocare…
Da: Haiku, Vol. 52, Kadokawa Shoten, 2003, p. 74
鉄橋を夜汽車が通り鮭の番
tekkyō o yogisha ga tōri sake no ban
ponte ferroviario:
passa il treno notturno,
poi un salmone
Da: Nyūmon saijiki, Kadokawa Shoten, 1980, p. 311 Leggi tutto “Cinque haiku di Tokihiko Kusama”
solar eclipse—
the silent beauty
of wildflowerseclissi solare—
la muta bellezza
dei fiori di campo
Uno haiku che gioca sul contrasto tra luce ed ombra, visibile ed invisibile. Infatti, mentre l’eclissi (nisshoku 日食) nel rigo d’esordio inghiotte i raggi solari, i fiori di campo paiono acquisire un’inattesa, misteriosa bellezza nonostante la perdita della loro vivacità cromatica.
Questo fascino “sotterraneo” (yū 幽) che emerge dalla lettura viene enfatizzato dall’aggettivo ‘muto’(shizuka 静か) e dalla lineetta (rectius, ‘em dash’) usata come kireji 切れ字, la quale pare prolungare il senso di stasi generale dell’opera.
Da notare il contrasto tra il suono sottile e acuto della consonante ‘s’ – che attraversa l’intera poesia – e la vocale ‘e’, ampia e rassicurante.
Link all’articolo originale in lingua inglese: https://bit.ly/2kracpt