Cinque haiku di Eiji Hashimoto
万華鏡のぞく色なき風の中
mangekyō nozoki iro-naki kaze no naka
sbirciando
nel caleidoscopio:
il vento incolore
Da: Haiku, Vol. 55, Kadokawa Shoten, 2006, p. 227
うべなへぬ死や玉砂利を踏む余寒
ubenaenu shi ya tamajari o fumu yokan
l’inaccettabile morte –
un lungo inverno
calpestando la ghiaia
Da: fudemaka57.exblog.jp Leggi tutto “Cinque haiku di Eiji Hashimoto”
Sulle note del vento
Tre haiku di Maruyama Daizen tratti dalla raccolta Sulle note del vento (dei Merangoli Editrice, 2018), letti da Luca Cenisi.
Altri cinque haiku di Natsume Sōseki
雀来て障子にうごく花の影
suzume kite shōji ni ugoku hana no kage
arriva un passero –
l’ombra dei ciliegi si muove
sulle porte di carta
寂として椽に鋏と牡丹哉
jaku to shite en ni hasami to botan kana
tranquillità –
sotto il porticato
solo forbici e peonie Leggi tutto “Altri cinque haiku di Natsume Sōseki”
Miyabi: eleganza e poetica
Miyabi 雅 (‘eleganza’ o ‘raffinatezza’) è un ideale estetico diametralmente opposto a tutto ciò che è volgare, crudo e grezzo, ed evoca un senso di grazia e armonia espressiva.
Legato in particolare al mono no aware 物の哀れ, ossia alla capacità del poeta di lasciarsi “attraversare” dalle cose del mondo (principio che, tuttavia, si rivolge agli aspetti intimi e interiori del poeta, e non agli atteggiamenti formali come il miyabi), ha trovato nell’epoca Heian (794-1185) il periodo di maggior sviluppo, trasformandolo in un elemento “classista”, posto che solo le fasce sociali più elevate (in particolare, i cortigiani) ritenevano di poterne cogliere appieno ogni sfumatura, tanto essere definito come un vero e proprio ideale culturale aristocratico.
Esprimono degnamente il concetto di miyabi, ad esempio, i rami costellati da fiori di pruno, il tenue profumo di un legno raro, un’essenza ricercata o le eleganti sfumature cromatiche di una veste(1). Leggi tutto “Miyabi: eleganza e poetica”
Cinque haiku di Laura Văceanu
noapte adâncă
primul cântat al cocoşului
nu-i tulbură pe greieri
deep night
the first song of cock
doesn’t disturb the crickets
notte profonda
il primo canto del gallo
non disturba i grilli
ploaie de vară
o vrăbiuţă zgribulind
sub o maşină
summer rain–
a sparrow shriveling
under a car
pioggia d’estate –
un passero si asciuga
sotto un’auto Leggi tutto “Cinque haiku di Laura Văceanu”
Luca Cenisi legge Lucia Cardillo
Con il perno a stringere le lame. L’estetica del kire: un’introduzione
Com’è noto, il ‘taglio’ (kire 切れ) presente all’interno di uno haiku consiste in «una cesura semantica e/o ritmico-grammaticale o una sospensione del discorso poetico atta a spezzare il flusso di pensiero del lettore e stimolarlo a ricercare il collegamento tra le due parti dell’opera così divise»(1). Tale cesura viene formalizzata, in Giappone, mediante ricorso ai c.d. kireji 切れ字 (‘caratteri che tagliano’), ossia fonemi(2) rientranti nel conteggio “sillabico” complessivo che svolgono al contempo una funzione semantica e grammaticale (appunto, lo stacco) e una stilistico-poetica propriamente detta, giacché capace di provocare nel lettore una risposta emotiva di ammirazione (eitan 詠嘆) ed un riverbero di suggestioni e sentimenti (yoin 余韻) particolarmente efficace.
Si legga, ad esempio, il seguente haiku a firma di Kobayashi Issa (1763-1828), nel quale lo stacco viene marcato da ya や, particella esclamativa la cui funzione è quella di enfatizzare quanto precedentemente scritto, preparando il lettore alla seconda parte del componimento: Leggi tutto “Con il perno a stringere le lame. L’estetica del kire: un’introduzione”
Luca Cenisi reads Jörgen Johansson
Cinque haiku di Yosa Buson
隅々に残る寒さや梅の花
sumizumi ni nokoru samusa ya ume no hana
in un angolo
c’è ancora del fresco –
fiori di pruno
古井戸のくらきに落る椿哉
furuido no kuraki ni ochiru tsubaki kana
una camelia svanisce
nell’oscurità
del vecchio pozzo Leggi tutto “Cinque haiku di Yosa Buson”